mobili capaci di emanare calore e protezione
Stile Etnico
cinese, indiano, giapponese, africano, fusion
Lo stile etnico racchiude i segreti di luoghi lontani, è uno stile originale, capace di ricreare atmosfere calde e solari in qualsiasi ambiente, dal classico all'ultramoderno.
Gli arredi etnici sono il punto di arrivo di una contaminazione di stili e culture. All'inizio il mercato dell'etnico si rivolgeva ad una clientela medio-alto di intenditori e appassionati di viaggi, negli ultimi anni si è diffuso ha un numero sempre maggiore di nuovi consumatori, che amano arredare intere stanze "in stile" oppure solo dare un tocco esotico e originale ad un ambiente ricorrendo ad un oggetto d'importazione.
Il carattere principe dello stile etnico risiede nel suo aspetto primitivo e arcaico, che nulla toglie però alla cura delle lavorazioni, specie nei mobili orientali, cinesi o indiani. La casa minimalista ha ceduto il passo, negli ultimi anni, ad un nuovo concetto di habitat, chiamata fusion, che ama accostare oggetti e stili diversi, all'insegna di una totale libertà pluralista. Ognuno è libero di scegliere seguendo il proprio gusto e la propria personalità, mescolando con equilibrio o meno i segnali di differenti culture.
Per questo dai colori caldi e solari stoffe indiane, alle statue tribali africani, alle lucide lacche cinesi. Il microcosmo domestico abbatte confini geografici e culturali, per ripercorrere le tappe di un viaggio, per esprimere il nostro spirito irrequieto e la nostra innata curiosità.
Per il nostro arredamento possono essere usati, come detto, sia complementi cinesi in legni pregiati, seta tailandese, ceramica giapponese, artigianato africano, mobili indonesiani e mobili d'antiquariato cinese. Tra le proposte attualmente più diffuse per chi sta arredando casa si usano una serie di oggetti africani, che portano il mistero, i profumi di un continente unico e senza mezze misure. La dolcezza delle linee nelle sculture dal Senegal realizzate in resistente teak, l'aspetto ruvido e dei diffusori di profumati aromi, i colori caldi dei bogolan di Malé tinti con l'argilla.
Oppure l'utilizzo di mobili cinesi, che avuto un graduale sviluppo, dato che fino al 500, le attività quotidiane erano svolte prevalentemente inginocchiati o seduti a gambe incrociate su piattaforme basse dette kang che, ricoperte da materassi e cuscini, venivano utilizzati anche come letti per la notte. Lungo i bordi dei kang venivano posizionati poi mobili bassi con cassetti o ripiani(tavolini o bauli).
Oppure dall'India si può utilizzare il thakat, è un tipico modello di tavolo indiano in legno di mango. Si può presentare sia in forma liscia o lavorata, basso o alto e può avere elementi decorativi inserti in ferro. Elemento spiccatamente etnico, si armonizza con qualunque ambiente.
Si potrebbero utilizzare un servizio di piatti Capiz, con questo originale servizio composto con dischetti di madreperla e conchiglie, che tingono la tavola con onde marine
Si potrebbe tingere la tavola con il gusto per i sapori e i cibi orientali, si è diffuso molto negli ultimi anni conquistando sempre di più il palato di noi europei, portando con sé suggerimenti e idee per una nuova arte di rappresentare la tavola.
Vassoi, ciotole, piatti quadrati e rettangolari e i classici bastoncini per assaporare il sushi e i cibi cotti a vapore. Le antiche consuetudini giapponesi insegnano poi ad apparecchiare con accessori tutti diversi uno dall'altro, ognuno scelto per esaltare il sapore e l'aspetto del cibo a cui è destinato.
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